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2 Marzo 2025
Danno alla reputazione da tradimento: cos’è e come tutelarsi
23 Luglio 2025Nelle ultime settimane è balzata agli onori della cronaca la notizia che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza netta: spiare WhatsApp è reato, anche se lo fai per dimostrare infedeltà coniugali. La motivazione? Rappresenta un accesso abusivo a un sistema informatico protetto, equiparato a una grave violazione della privacy. Le pene previste, previste dall’articolo 615‑ter del Codice Penale, arrivano fino a 10 anni di carcere.
Il caso concreto: chat di WhatsApp rubate per la separazione
Nel caso esaminato dai giudici, un uomo aveva estratto chat WhatsApp e registri chiamate dal telefono dell’ex moglie, consegnandoli al proprio avvocato per avviare una causa di separazione. Nonostante il tentativo di usarle come prova, la Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la condanna per accesso abusivo a sistema informatico.
Nello specifico:
- il telefono della donna era protetto da password;
- l’uomo ha “arbitrariamente invaso la sfera di riservatezza” della donna
Insomma, non conta il consenso temporaneo o la conoscenza del PIN: se si supera il limite definito dal proprietario, anche per pochi secondi, il reato è consumato.
Perché spiare WhatsApp è considerato un reato grave
WhatsApp come “sistema informatico”
Whatsapp non è solo un’app: è un sistema informatico complesso, che elabora, trasmette e archivia dati personali su reti digitali protette. Interferire con questo sistema senza autorizzazione costituisce un accesso abusivo a sistema informatico.
Tutela della privacy e della riservatezza
Ogni messaggio, chiamata, chat privata è tutelata come parte della sfera personale. Interferire senza permesso equivale a violare garanzie fondamentali.
Gravità della punizione
La pena massima prevista per il reato di accesso abusivo è 10 anni di reclusione, una soglia alta propria dei crimini gravi. Lo scopo è scoraggiare atti lesivi della libertà individuale e della privacy digitale.
Spiare WhatsApp per sospetti di tradimento? Non farlo!
Molte persone pensano: «È giusto farlo se sospetto tradimento». Ma la Cassazione è chiara: l’intenzione non giustifica il mezzo. Se accedi illegalmente ai messaggi del partner, rischi un procedimento penale, non solo una possibile separazione: la pena prevista è la reclusione da uno a cinque anni, che può arrivare fino a dieci anni se si verificano aggravanti (come accesso da pubblico ufficiale o per finalità lesive). In più, si rischiano denunce penali, procedimenti civili e sanzioni economiche. Pensare di usare tali chat in tribunale, poi, è un errore imperdonabile: le prove illecitamente acquisite non sono ammesse e possono aggravare la tua posizione.
Un investigatore privato può spiare WhatsApp legalmente?
No, nessun investigatore può accedere direttamente a WhatsApp o al telefono di un soggetto. Tuttavia, un professionista può documentare comportamenti sospetti e raccogliere indizi tramite metodi legali (appostamenti, foto, testimonianze) utili per accertare un’infedeltà o altre situazioni familiari complesse.
Come ottenere prove in modo legale
Per tutelarsi e ottenere prove valide, evitare rischi legali e penali, è fondamentale rivolgersi a un investigatore privato, che svolge indagini private nel rispetto della legge.
Nello specifico, l’investigatore:
- ha un’autorizzazione formale e opera nei limiti previsti dalla legge, evitando operazioni abusive;
- raccoglie in modo lecito le informazioni: testimonianze, immagini, video e riscontri oggettivi, ottenuti tramite sorveglianza regolare o fonti legittime;
- garantisce il valore probatorio valido in tribunale: le indagini private compiute nel rispetto della normativa (privacy, Codice Penale, Codice Privacy) sono ammesse come prova;
- offre una consulenza strategica: la professionalità garantisce l’uso corretto e pertinente delle prove in sede legale.
Affidati a chi lavora nel rispetto della legge
Lo ripetiamo: spiare WhatsApp è reato, anche se motivato da un sospetto di infedeltà. Le conseguenze penali possono essere gravissime – fino a 10 anni di carcere – e le prove ottenute in modo illecito non sono ammissibili in tribunale.
Per tutelarti davvero e agire legalmente, rivolgiti a noi. Il nostro approccio garantito ti permette di acquisire prove solide, rispettando la legge e senza esporre te e il tuo avvocato a rischi.